In seguito al consiglio comunale del 29 ottobre, i gruppi consiliari Fare Barga e Progetto Comune prendono la parola per chiarire le loro posizioni (non menzionate nel comunicato diffuso il giorno successivo e ripreso dalla stampa locale) e per ribadire che la realtà dei fatti è purtroppo assai lontana, come del resto è sotto gli occhi di tutti, dai toni trionfalistici di quel comunicato.
Barga tra cantieri infiniti e nuovi rifiuti: la realtà dietro gli annunci
Mentre l’Amministrazione comunale continua a vantarsi di nuovi finanziamenti e mirabolanti progetti futuri, la realtà sotto gli occhi di tutti è ben diversa: cantieri fermi, ritardi su ritardi, costi che aumentano e cittadini stanchi di promesse mai mantenute.
Si parla di milioni di euro in arrivo, ma basterebbe guardarsi intorno per capire che il problema non sono i soldi, bensì l’incapacità di chi governa di portare a termine i lavori nei tempi e nei modi giusti.
Ecco la fotografia dei fatti:
Palazzetto dello Sport di Barga: dieci anni di attesa, dieci anni di promesse. Oggi è ancora un cantiere fantasma, mentre i nostri ragazzi sono costretti a svolgere attività in strutture di fortuna.
Ex palestra delle scuole elementari di Fornaci: la fine lavori era fissata per gennaio 2025, ma ormai nessuno crede più a quella data. I ritardi sono evidenti e i tempi continuano a slittare.
Palazzo Giannetti: la fine dei lavori era prevista per febbraio 2025, ma ancora il palazzo è un cantiere aperto.
Vecchio fabbricato di Ponte all’Ania: la conclusione era prevista per il 16 agosto 2024, ma ad agosto scorso è arrivata una nuova variante, altri 120 giorni di proroga e 122 mila euro di costi aggiuntivi.
Ex cinema Risorgimento di Ponte all’Ania: lavori che dovevano terminare nell’agosto 2025.
Rocca di Sommocolonia: lavori aperti dal 2019, un cantiere che si trascina da anni senza che nessuno sappia quando verrà finalmente completato.
A tutto questo si aggiunge la questione della zona del Chitarrino, dove sono in corso i lavori per la realizzazione di un centro sovracomunale di raccolta rifiuti. Un’opera che porterà nel nostro territorio i rifiuti di oltre venti comuni limitrofi, con il rischio concreto di un aumento delle tariffe e un impatto ambientale che non può essere ignorato. Ancora una volta, decisioni prese senza un reale confronto con la cittadinanza e senza una valutazione chiara delle conseguenze per la qualità della vita dei residenti.
Altro che “grandi risultati” e “nuove opere in arrivo”: a Barga non si riesce a chiudere nemmeno quelle iniziate. Ogni anno gli stessi annunci e le stesse promesse. Ma dietro la propaganda restano ritardi, varianti, proroghe e costi extra, che finiscono sulle spalle dei cittadini.
È ora di dire la verità: Barga è diventata il paese dei cantieri infiniti.
Un’Amministrazione lenta e autoreferenziale, più impegnata a scrivere comunicati trionfali che a consegnare opere finite e funzionanti.
I cittadini meritano serietà, trasparenza e risultati concreti, non passerelle e tagli di nastri virtuali.
Finché non si chiuderanno i cantieri aperti ogni nuovo annuncio sarà solo l’ennesima presa in giro.
E cosa dire dei cimiteri comunali e dello stato in cui versano le strutture sportive? Tranquilli, va tutto bene… o almeno così dicono.
					
											
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