L’aventino della maggioranza. Bilancio non  approvato nei termini di legge all’Unione dei Comuni

L’aventino della maggioranza. Bilancio non approvato nei termini di legge all’Unione dei Comuni

Borgo a Mozzano. Giovedì 27 maggio, Il Presidente Marco Remaschi abbandona, di corsa, l’Unione dei Comuni Mediavalle del Serchio, unitamente ad altri Sindaci presenti. Tutti i componenti della Maggioranza, tranne uno, non si presentano in Consiglio, senza giustificazioni, facendo saltare la seduta Consiliare regolarmente convocata dal Presidente. Insieme a Remaschi, l’intera Giunta ( Sig. Sindaco Michelini – Sig. Sindaco Campani – Sig. Sindaco Andreuccetti – Sig. Sindaco Bonfanti) ha disertato la seduta consiliare facendo saltare l’approvazione del bilancio consuntivo e gli altri punti all’ordine del giorno. Nessuno dei suddetti si è preoccupato di informare i consiglieri di minoranza presenti nella sala consiliare. Una vera e propria “ fuga” per evitare di affrontare il giudizio o qualche commento delle minoranze. Una vera e propria ritirata da un nemico che non c’è. Tali azioni, nell’ambiente militare, sarebbero state classificate come vero atto di “codardia” – “Viltà di fronte al pericolo, in quanto ritenuta disonorevole dal punto di vista del codice militare – Azione, comportamento da codardo”. Per fortuna non siamo in ambiente militare ed il nemico non esiste. In Politica, l’abbandono del Consiglio senza nemmeno presentarsi, dopo averlo convocato, è una vera e propria mancanza di garbo Istituzionale – una scorrettezza da evitare o quantomeno da alleviare mediante avviso ai presenti, mancanza di rispetto verso l’intero Consiglio e soprattutto nei confronti dei presenti. Ebbene tutto questo è avvenuto per una dimenticanza dell’ufficio, cosa che può succedere. Nulla di male perché il consiglio doveva e poteva essere fatto saltando eventualmente il punto ritenuto carente di procedura legittimante. No ! Hanno preferito far saltare tutto. La questione per la minoranza era finita, chiusa, sepolta, anche se con amarezza di fronte a tali comportamenti.

Invece, proprio a fine mese, la questione si riaccende a causa di una lettera a firma del Presidente Marco Remaschi che, accusa gli uffici di mancanza grave e si riserva di valutare con la Giunta dell’Unione eventuali azioni da intraprendere per evitare il ripetersi di tali errori. Nulla dice in merito al comportamento politico tenuto nella circostanza. Ebbene noi Consiglieri di minoranza, presenti in Consiglio, quel giorno , per dovere Istituzionale, non ci stiamo. Chiediamo:

Dov’è l’illegittimità citata dal Presidente? Nella dimenticanza degli uffici o nella fuga del Presidente e di alcuni membri della maggioranza senza giustificare nella sede istituzionale (cioè in consiglio) il rinvio del punto?

Per noi Consiglieri di minoranza la questione, se pur delicata, era finita quel giorno (27.05.2021). Chi non lavora non sbaglia. La giustificazione e l’accettazione dell’avvenuto errore, da parte dei portatori d’interesse, sta nel fatto di saper valutare se l’errore stesso è avvenuto per dolo o per colpa (semplice dimenticanza). Noi avevamo fatta nostra la seconda  ipotesi (semplice dimenticanza) ed accettato le scuse da parte del Segretario. Le scuse da parte del Presidente e della maggioranza non sono mai arrivate. Ora, dopo una lettera del genere il cui contenuto è irricevibile ed inaccettabile, si riapre la questione. Arrivederci al prossimo consiglio.

Cordiali saluti.

I Consiglieri di minoranza dell’Unione dei Comuni

Francesco Feniello, Claudio Gemignani, Yamila Bertieri e Pietro TOSI